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Un contrasto, un grandissimo contrasto!

Un contrasto, un grandissimo contrasto!

Tutto nasce quasi quattro anni fa, quando, inaspettatamente, vengo invitato a partecipare ad un evento di Famaleonis.

“Io ad un evento di Famaleonis? Qualcosa non mi quadra. Non era quella famigerata compagnia ermeticamente chiusa agli “estranei” che crede di essere depositaria della verità in fatto di rievocazione storica?”




Così sembrava, non solo secondo il sottoscritto, questa compagnia di presuntuosi. Eppure in passato, varie volte,  mi era già capitato di navigare sul loro sito per ammirare l'incredibile ed unica fattura delle loro vesti e delle loro armature. Obiettivamente, per noi addetti ai lavori, era un po' come ammirare un quadro di fine '400, in cui tutto è curato in una maniera che definirei “maniacale”. Su questo aspetto non ho mai avuto alcun dubbio, alla vista erano veramente oggetti eccezionali, un qualcosa fuori dal comune, in cui è molto difficile imbattersi all'interno di rievocazioni. Il dubbio latente era rivolto alle persone che componevano questa compagnia: “sono veramente così boriosi ed estremisti?”

Conoscendoli, sono riuscito a darmi una risposta definitiva.

Già in passato avevo avuto occasione di conoscere un membro della compagnia: simpatico, gioviale ma senza mezze misure sulla storicità. Proprio grazie a questa persona ho avuto la possibilità di partecipare ad un loro evento, occasione che non mi sono certo lasciato sfuggire.
Torre di Oriolo... Dopo aver letto e rispettato ogni singolo dettame del loro regolamento, mi presento vestito storico.

Vengo immediatamente squadrato dalla testa ai piedi, non certo il migliore degli inizi! In quasi ogni punto del mio equipaggiamento c'è un particolare inadatto, una cucitura sbagliata, un forma inesatta, eppure mi ero sempre reputato molto preciso in questo genere di cose. Ma effettivamente i membri della compagnia sono assolutamente perfetti, come dipinti da Piero della Francesca.

Cristian chiama l'adunata, tutti disposti in un solo rango davanti a lui. Veniamo divisi in due squadre, una di “veterani” che parte per la guardia e una di “ospiti” che comincia subito ad essere addestrata agli ordini. Ci viene fornita una lancia e si ripetono i movimenti svariate volte fino a quando il caposquadra non è soddisfatto.

“Dove sono capitato?”

Un'ora e mezza di addestramento, niente pubblico ed ora si parte in marcia in mezzo ai campi?!

Persone apparentemente così meticolose, precise, perfettamente vestite che camminano nel fango in discesa ed in salita per ore. Senza nessuno che le possa vedere! Quantomeno strano. Ero sempre stato abituato a fare spettacolo per il pubblico, qui non c'è pubblico.

Ma cosa stiamo facendo?

Per me questo non ha alcun senso.

Ora del rancio, tutti in fila per ricevere la propria razione, qualcosa non va anche nel mio bicchiere e nel mio piatto! Ma quando chiedo spiegazioni mi mostrano le differenze di fattura rispetto alle loro repliche, quindi mi dicono come dovrebbero essere e dove è possibile reperirle. Nessuno, prima d'ora, aveva avuto l'accortezza di darmi consigli e suggerimenti così minuziosi ed utili.
 Seduti attorno ad un tavolo e davanti ad un buon bicchiere di vino, finalmente c'è tempo di far due chiacchiere. A questo punto posso porgere la domanda  a cui, da solo, non riuscivo proprio a trovar risposta. “Marciare in campi fangosi senza pubblico, ha senso? Perché lo stiamo facendo?”. Solo ora mi comunicano che il primo della due giorni è senza pubblico, rimango basito. Mi spiegano che in Famaleonis si fa ricostruzione “full-time” e che la presenza del pubblico non è necessaria, il fine ultimo è quello di vivere per due giorni completamente immersi all'interno della storia, non per gli altri ma fondamentalmente per noi stessi.

Tra turni di corvè, guardie e marce arriva sera. Sono esausto! Ma è tempo di giocare a dadi, il clima cambia radicalmente, si fa molto più disteso, si parla allegramente, si scambiano battute, si parla di storia e di altro, indubbiamente una gradevole serata.

Scorre rapidamente anche il secondo giorno e alla fine di esso, quando finisce l'evento mi accorgo di avere fatto un tuffo nel passato durato 2 giorni, ed è una cosa che voglio assolutamente ripetere!

Chiedo di partecipare ad un'altro evento, domanda che viene accettata, ma mi fanno notare che devo migliorare molto, studiare per poter continuare ad uscire con Famaleonis e dopo avere passato 2 giorni con loro, queste affermazioni non mi sembrano critiche ma una spinta a crescere.

Piano piano matura nella mia mente l'idea e la voglia di diventare membro della compagnia!

Ma la strada è lunga...



Articolo di Matteo Uber Montanari
Membro effettivo Ass.Cult. FAMALEONIS
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